Andrea PILI un esempio da seguire per i ns ragazzi ! Orgoglio lucentino.....il nostro CAPITANO!!
14-04-2020 12:27 - News Generiche

Ciao, sono Andrea Pili, ho 21 anni, e oggi vi racconto la mia storia.
Partiamo dalla fine: quest’anno sono diventato il capitano della prima squadra del Lucento. Se ci avessi mai pensato? Si, ma non credevo sarebbe mai potuto succedere.
9 anni fa arrivai in questa società, da subito guardavo con ammirazione i ragazzi dell’allora prima squadra, credevo appartenessero a un mondo totalmente estraneo dal mio. Sembravano persone adulte, troppo grandi, uomini di oltre trent’anni che avevano giocato in categorie superiori o in tutta Italia.
Ero arrivato per caso, serviva un centrocampista, per questo mi chiamò un allenatore di nome Santoro. Ben presto videro la poca qualità dei miei piedi, e mi cacciarono in difesa, nel secondo gruppo.
Ma è proprio qui, da questo piccolo fallimento che nasce una storia. Perché? Perché incontrai forse il miglior allenatore mai avuto. Tridello. Che mi insegnò il vero gioco del calcio.
Crescendo le cose cambiarono, le partite non divennero solo divertimento, ma già c’era odore di un’irresistibile sete di vittoria che avrei poi scoperto essere cardine di ogni partita degli anni successivi.
La storia prosegue con qualche allenatore da me ricordato per annate difficili fino all’arrivo di Senatore.
Allenatore fondamentale il primo anno, con cui riuscimmo a raggiungere traguardi prestigiosi, bramati dalla società e da noi ragazzi. Vincemmo il titolo regionale, ma il viaggio di quell’anno fu molto più lungo. Approdammo poi infatti alle fasi nazionali, espugnando campi in Sardegna e Toscana contro le migliori squadre di tutta Italia. Arrivammo inaspettatamente addirittura in finale nazionale, giocando partite da tipica squadra italiana: catenaccio e contropiede.
Perdemmo in finale, ai tempi supplementari, così che il nostro nome non rimase nella memoria di quasi nessuno. Quasi perché ancora pare un ricordo limpido e netto, per tutti coloro che si resero partecipi di un’esperienza che non poteva che rimanere nel cuore di noi ragazzi e di ogni persona che ci avesse tifato, da società a genitori, da compagni di altre categorie alla dirigenza.
Negli anni successivi riuscii a vincere altri due titoli regionali. L’ultimo tre anni fa, con un allenatore che ho tutt’oggi, Gianfranco Maione, particolare, differente da ogni altro per modi di porsi e di allenare, ma non per questo meno importante.
Nel frattempo avvenne l’approccio in prima squadra, conobbi diversi allenatori e ancor più giocatori, pazzi, esaltati, o persone troppo buone.
Aspettai un anno e mezzo prima di giocare titolare, un anno e mezzo, sempre presente, ad ogni allenamento, ad ogni partita, pazientemente attendavo qualcosa di più dei pochi minuti di fine gara. Poi giocai una partita da titolare. Da allora conquistai il mio posto che dopo tre anni e mezzo ancora conservo.
Il Lucento, non è una società qualunque, è una società di persone che mettono cuore e anima ogni giorno in ciò che fanno, una società con la mentalità vincente al quale, con affetto e fedeltà, sono legato da 9 anni.
Andrea Pili